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lunedì 14 aprile 2025

Il cappio di ritorno

La struttura è costituita da un telaio di listelli di abete 2,5 x 5,5 cm e un tavolato di compensato da 1 cm. Circuitalmente è formato da curve ROCO R5 (r = 542,8) mm per poter permettere la circolazione della 691 carenata Rivarossi; addirittura la casa Comasca indicava in allora le curve RC120 come le uniche consigliate per questo modello, ma da prove fatte il raggio R5 della ROCO consente un transito senza problemi. Nel cappio è posta la stazione di Dubino dotata di una piccola zona scalo con 2 binari di cui uno dotato di piano di carico (come effettivamente esisteva nell’unico binario della stazione vera): i due scambi sono autocostruiti con la tecnica descritta in TTM n.10 e la loro motorizzazione non avviene tramite attuatori a filo di memoria come nel resto dell’impianto ma è stata affidata a due servocomandi (per aeromodellismo, altra mia passione di gioventù) adattati all’uopo, senza circuiterie elettroniche di interfaccia per semplificare al massimo il funzionamento. Nel modulo non sono presenti sganciatori per cui le manovre possono avvenire solo con l’intervento del ‘manovratore’.

Il fabbricato viaggiatori proviene dalla storica scatola di montaggio Rivarossi mentre il marciapiede è autocostruito con listello di tiglio a sezione quadrata (per il bordo) e legno di balsa con finitura superficiale in sabbia finissima; il piano di carico dello scalo è autocostruito come pure il respingente terminale (con spezzoni di rotaia); il segnale ad ala è uguale a quelli nella stazione di Chiavenna (non funzionante, sia come braccio che come luci); la gru a mano faceva parte di una scatola di accessori Lima.

Il modulo è costituito da 4 sezioni e i rilievi sono appena accennati per ragioni d’ingombro in caso di trasporto: stazione, segnale ad ala, alberi e accessori vari vengono rimossi e sulle sezioni maggiori viene fissato un foglio di compensato di protezione supportato da opportuni spessori, mentre le due sezioni minori vengono fissate rovesciate una sull’altra, per un comodo e sicuro trasporto.

Il tracciato è dotato di inversione automatica della polarità qualora sia in funzione la circolazione con blocco automatico, nel funzionamento in manuale l’inversione può essere sia automatica che manuale ed in quest’ultimo caso il senso di percorrenza del cappio è a scelta dell’operatore. Naturalmente il tratto di linea in stazione è sezionato, come pure la zona scalo, per poter permettere altre manovre nel resto dell’impianto.

Non c’è linea aerea per il momento, ma sono state previste piazzole libere da vegetazione atte ad ospitare la base dei pali qualora si decidesse di procedere all’elettrificazione (sempre virtuale) anche in questa parte di impianto.



Vista d'assieme del modulo



Particolare del deposito legname




Particolare della rampa di carico




La stazione di Dubino 








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