Benvenuto! Mi fa piacere la tua visita perchè è gradevole condividere con altri questa passione che da' sempre soddisfazioni e spero di offrirti qualche spunto nell'osservare i miei lavori, sempre in evoluzione; cercherò a tal proposito di tenere aggiornato l'andamento dei lavori del plastico in H0, con le tecniche adottate e relative spiegazioni. Scrivimi i tuoi commenti, saranno sempre graditi e....buon viaggio!


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mercoledì 28 dicembre 2011

Ennemondo

Uno dei miei lavori riguarda il plastico in scala N che ho realizzato più di una decina di anni fa per mio figlio che era piccolo (la solita scusa…), senza però un obiettivo preciso di epoca, luogo od altro, più che altro per sfruttare il materiale che avevo già proveniente dal mio primo plastico di gioventù. E così ho preparato un telaio di 130 x 80 cm (misure che mi consentivano allora di appenderlo al muro della stanza di mio figlio a mo’ di “poster tridimensionale”) cercando di realizzare un tracciato abbastanza variegato, con salite, curve, gallerie, ponti, ecc. Quello che mi mancava l’ho comprato, qualche scambio (purtroppo possedevo già quelli antiestetici con comando a vista e quindi ho dovuto comprare i rimanenti dello stesso tipo…), vegetazione, qualche personaggio, ecc. La piattaforma girevole è autocostruita ed è azionabile a mano tramite una rotella accessibile da una botola laterale.
Il funzionamento è molto semplice e ridotto all’essenziale, adatto da poter essere comandato da un ragazzino, senza automatismi, offrendo il massimo del divertimento: il tutto avviene tramite un quadro sinottico con riproduzione del tracciato, mediante pulsanti ed interruttori che comandano gli  scambi  e le sezioni bi blocco con relativi segnali. L’alimentazione avviene tramite un unico trasformatore esterno che si collega con spine al quadro comandi.
Il tracciato è composto da una linea di pianura con una stazione di transito dotata di binario di precedenza ed un minuscolo scalo e da una linea di montagna che si diparte, in galleria, da quella principale che, attraverso rampe ardite, ponti e gallerie, arriva ad una stazione di montagna di testa (il cui tronchino di manovra finisce in una galleria fittizia) dotata di deposito locomotive con piattaforma girevole ed un segnale di protezione in linea che consente il blocco di un convoglio per eventuali manovre in stazione.
Il gioco del tracciato è tale si sviluppa su 5 livelli (i tratti in salita sono prevalentemente in galleria); inoltre ci sono 2 cappi di ritorno (uno in galleria e l'altro parzialmente in galleria) che consentono, una volta imboccata la linea di montagna, di tornare indietro, senza finire nella stazione terminale, e di transitare nella stazione di valle a senso invertito, alternativamente. L’effetto è davvero scenografico, peccato che è tutto manuale e bisogna stare attenti ad invertire la polarità al momento giusto nei cappi di ritorno ed inoltre non possono viaggiare due treni contemporaneamente: meglio così, uno solo impegna già abbastanza.
Con un orario di esercizio "ad hoc" si possono creare movimenti interessanti sfruttando anche la presenza di scali merci, seppur minimi; inoltre la stazione di testa ha un fascino particolare a cominciare dalla giratura delle locomotive a vapore! Naturalmente non c’è linea aerea: vapore e diesel! Ci sono lungo i tre lati occupati dai rilievi delle botole che consentono la manutenzione ai tratti in galleria nonché il recupero di eventuali mezzi deragliati. I rilievi sono stati realizzati con la tecnica della struttura in legno/polistirolo rivestita con impasto di carta e colla; il laghetto è stato realizzato con cartuccia di colla per pistola a caldo liquefatta in un pentolino sul fornello e colata sul posto.
Dopo il trasloco il plastico ha avuto una sede più consona (tirarlo giù da appeso era una faticaccia) e ho provveduto anche a costruire una cupola in plexiglas per proteggerlo dalla polvere; una particolarità: il castello arroccato sulla montagna è asportabile (insieme ad un pezzo di montagna) sia per motivi di delicatezza in caso di trasporto sia per diminuire l’altezza totale della copertura; per non lasciare il “buco” a copertura posata, ho costruito il pezzo “mancante” di montagna di altezza adeguata.
Altri particolari, dal tempo delle fotografie, si stanno aggiungendo a poco a poco......

 


Questo è lo schema del tracciato che svela il raccordo nascosto in galleria, colore blu scuro, che realizza un "cappio di ritorno"
 
 
 
Questi i filmati realizzati durante una mostra (Fiera di Genova)
 
 
 
 
 


Foto d'insieme che evidenzia il tracciato che si sviluppa su 5 livelli


Il quadro comandi: essenziale e funzionale


Le botole d'ispezione


Lo scambio che porta alla linea di montagna


Particolare della piattaforma girevole (a funzionamento manuale tramite ingranaggio accessibile da una botola) col deposito locomotive alla stazione di montagna


Vista della stazione di montagna dalla "finta" galleria che finisce nell'asta di manovra



Vista del castello con la vegetazione che si confonde con quella vera e lo sfondo (vero) della baia di Portofino


L'altro versante del plastico


Un'altra angolazione


Si notano più nel particolare i 5 livelli della linea


Il piccolo deposito locomotive con la tre assi e sullo sfondo la linea che porta all'ultimo tornante sboccante nella stazione di montagna
 
 

Un treno a vapore arranca sulla salita che lo porterà alla stazione di montagna mentre a valle un merci trainato da un possente diesel aspetta la via libera


La vaporiera ha completato il primo tornante in salita e dopo aver superato il primo ponte affronta il secondo tornante che la porterà all'altro ponte


Particolare della stazione di valle con la colonna idraulica
 

Particolare della piattaforma girevole e della carbonaia


La "finta" galleria della stazione terminale di montagna


Vista dall'alto di un lato


La botola col quadro comandi sullo sportello


Transito sul ponte inferiore direzione stazione di montagna


Tra due gallerie il classico casello


Primo e terzo livello



 A presto !

1 commento:

  1. Complimenti. Molto ingegnoso e ben curato.
    Sarebbe interessantissimo uno schema con il tracciato completo....

    L.Voltan

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