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domenica 8 dicembre 2013

Gli sganciatori

 
Una particolarità del mio diorama sono gli sganciatori, di cui ne ho previsto un nutrito numero; un obiettivo del mio impianto infatti è quello di poter effettuare manovre di tutti i tipi e in una stazione terminale le occasioni non mancano!
 
Ogni sganciatore ha una parte fissa, un magnete permanente, ed una mobile azionata dal filo a memoria; nella foto si può vedere il magnete (di quelli usati per gli sportelli dei mobili) posizionato nella nicchia predisposta nel foglio di sughero. Il magnete mi serve per i ganci Rivarossi (scala 1:80). Il foro che questi magneti hanno al centro è provvidenziale, come spiego di seguito.
In quest'altra foto si vede una configurazione particolare, unica nel diorama, in cui ho predisposto una intera sezione di sgancio composta solo da magneti (non c'è la parte mobile) e posizionati con polarità omonime adiacenti in modo da avere in ogni punto lo stesso effetto di campo (attrazione); è il tratto di fermata nel 2° binario dove il locomotore si sgancia dal convoglio per effettuare il giro macchina: non potendo prevedere il punto esatto di fermata (dipende dal tipo di motrice) ho stabilito un tratto sufficiente dove potrebbe trovarsi il primo gancio.  Questo tipo di funzionamento può avvenire solamente in presenza di ganci classici (ad "attrazione") modello Rivarossi storico: ho quindi modificato i ganci (a "repulsione") delle carrozze interessate (la prima e l'ultima del convoglio) trasformandoli nel tipo classico. La sezione in questione mi serve solamente durante il funzionamento in automatico della circolazione, soprattutto nelle esposizioni fieristiche. Nel diorama ogni binario di scalo ha il proprio sganciatore mentre i binari di corsa ne hanno uno all'inizio e uno alla fine, poco prima della traversa limite.

La parte mobile dello sganciatore è composta dagli elementi che si vedono nella foto, autocostruiti utilizzando tondino e tubetto di ottone, lastrina di ottone e lastrina di vetronite ramata su un lato (quella per circuiti elettronici).
L'asta porta pattino scorre dentro il foro del magnete permanente.
 
 
 
 
 
 
Un particolare del montaggio sottoplancia del dispositivo: il tondino ripiegato saldato sul tubetto è uno scarto di reoforo di componente elettronico (molto tenero da piegarsi); la leva dell'attuatore si innesta nella scanalatura praticata nel tubetto e il tondino ripiegato impedisce alla leva di uscire dalla sede, consentendo inoltre all'insieme di non ruotare durante il funzionamento mantenendo l'allineamento della piastra di sganciamento col binario. L'asta l'ho saldata al tubetto alla giusta all'altezza mediante una dima.


L'accoppiamento dell'attuatore con lo sganciatore.












Gli sganciatori posati in opera: non "deturpano" il paesaggio ferroviario più di tanto.....

 
 
 
 
 

 

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