La realizzazione dell'angolo col rilievo mi ha impegnato abbastanza, soprattutto per la presenza del mulino mosso da acqua vera, ma i risultati mi hanno ripagato senz'altro della fatica; questo lo vedo in occasione di fiere e mostre dove, oltre al movimento di convogli che si muovono in completo automatismo, si aggiunge il movimento dell'acqua che aziona la ruota del mulino.
Il mulino ad acqua è l'unica costruzione del mio diorama che proviene dalla distribuzione commerciale: è una vecchia scatola di montaggio della Faller che possedevo da 25 anni (per un'idea di plastico in H0 che realizzai in parte, la mia "incompiuta", e che forse un giorno riprenderò...).
Dalla foto si vede l'inserimento nel contesto del diorama, così come da scatola di montaggio, ma siamo ancora agli inizi....
Col tempo sono passato ad un'opera di elaborazione a cominciare dal tetto, in quanto le tegole non sono molto usate in un paesaggio semi montano come Chiavenna: così ho rifatto la copertura utilizzando schegge di pietra vera, simulando l'usanza della zona; un lavoro da certosino ma senz'altro non estenuante come quello del deposito locomotive!
L'effetto è indiscutibile! Cespugli ed erba per nascondere la parte amovibile, qualche tocco di sporcatura, personaggi e scenette per animare la vita al mulino.......
L'acqua, arrivando da un ruscello a monte che ho simulato con una colata di silicone lavorata e colorata, fa il suo dovere e la ruota gira allegramente.........
Nella zona del mulino ho inserito due betulle realizzate con paglietta di ferro finissima, tagliata a strisce, incollata ai rami, sempre veri ed elaborati, su cui ho incollato a pioggia fogliame in varie tonalità.
In questa foto d'assieme si vede il complesso del mulino inserito nel contesto montuoso: il rilievo autocostruito della montagna l'ho sagomato in modo da degradare verso valle integrandosi con la porzione di rilievo della costruzione Faller che alloggia la pompetta a circuito chiuso dell'acqua.
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